Design, Fashion, Food : i settori che trainano l’export italiano con una Piattaforma E-commerce B2C B2B

L’export italiano dei beni venduti tramite una piattaforma E-commerce B2C e B2B segna un +24%  nel 2016 e raggiunge una quota di mercato di 7,5 miliardi*.

ll 60% delle esportazioni online riguarda il Fashion, il 17% il Food, poi Arredamento e Design al 12% ciascuno, ed a seguire tutti gli altri mercati.

Tale fetta di mercato viene realizzata mediante una propria piattaforma ecommerce b2c delle aziende produttrici e/o distributrici che si affidano a società software esperte nel mercato web per realizzare e customizzare il proprio negozio online. Solo il 16% di questi retailer vendono tramite marketplace  (amazon, ebay, etc…), di cui molto spesso sono comunque interfacciati con la propria piattaforma ecommerce b2b.

Il perchè di questa scelta di dotarsi di una propria piattaforma ecommerce, ce lo spiega Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio Export: “In uno scenario internazionale altamente competitivo, con consumatori sempre più inclini all’uso delle tecnologie digitali, l’adozione dell’eCommerce come canale di vendita all’estero può risultare una scelta vincente, utile a sostenere la crescita dell’Export italiano. In Italia l’utilizzo dei canali eCommerce per esportare è un fenomeno recente: sono in crescita i volumi ed aumenta la consapevolezza delle opportunità. Ma sfruttare le opportunità fornite dall’Export digitale non è semplice: occorrono preparazione, competenze, propensione al cambiamento e adeguati investimenti.”

I dati parlano chiaro dell’andamento economico e di come l’Export rappresenti un traino per l’economia nazionale: nel 2016 il fatturato delle imprese italiane sui mercati esteri è aumentato del 45% rispetto ai livelli del primo trimestre del 2009, mentre il fatturato domestico risulta sostanzialmente invariato, poiché la domanda estera è molto più dinamica di quella interna.

In questo scenario non dotarsi di un secondo canale di vendita, come quello dell’online, vuol dire perdersi quel gap di competitività, in particolare nei settori maggiormente ricercati del made in italy: design, food, fashion.

*Osservatorio Export del Politecnico di Milano – dati presentati al convegno “Export digitale: una sfida, tante opportunità – Marzo 2017